Festività natalizie: emozioni, piaceri o obblighi?

Ci stiamo avvicinando al periodo natalizio , e come di consueto ci si appresta a preparare gli addobbi, la corsa ai regali e all’organizzazione di pranzi, cene familiari , aziendali comprese quelle di “circostanza ” ovvero quelle in cui sei invitato ma non sai il perché. Forse per stare in compagnia? ma in compagnia di chi?

Persone che non senti mai, che ad un certo punto confondi o fai finta di ricordare un evento successo 20 anni prima per non fare brutta figura; ma che in realtà sei consapevole che quel ricordo non ti appartiene più , che oggi sei evoluto in una persona completamente diversa da quella che gli altri ricordano di te, ma per non deludere le aspettative o semplicemente per non essere scortese, fai un cenno positivo con la testa anche se l’espressione facciale è un po’ incerta.

Natale: origini e valori

Ma partiamo dalle origini del Natale che è una festa prettamente religiosa cristiana che celebra la nascita di Gesù. Attorno a questa festa tendenzialmente si sono sviluppati i valori di comunione, fratellanza e senso della famiglia. Ma ci siamo mai chiesti se effettivamente questi valori accompagnano ancora il significato di questa festa? Diciamo che per i bambini rimane sempre un bel momento , essendo genuini non vedono l’ora che arriva questo evento anche per via dei regali che si aspettano da “Babbo natale“,o Santa Claus e l’atmosfera magica di luci che abita fuori e dentro le case rende tutto più intimo , quasi come un cartone animato a sfondo onirico o come direbbero i danesi “hyggelig“. Poi se festeggiato in montagna con la neve che lentamente scende , sembrerebbe quasi di essere in una boule de neige🙂

Le emozioni che risveglia il Natale

Bambini a parte , ma quali sono le emozioni che risvegliano queste festività? Allegria, tristezza, ansia, nostalgia , rabbia…un mix di emozioni che soggettivamente ognuno di noi vive a modo suo. Allora ci obblighiamo a partecipare a dei pranzi familiari dove vorremmo solo scomparire, scambiare regali con conoscenti o parenti dove “per educazione” sembra brutto non contraccambiare, lasciamo la nostra volontà dietro una maschera per non rovinare la finta perfezione dell’evento, o partecipare per assecondare il/la nostro/a partner altrimenti si rischia di creare pettegolezzi o critiche insensate. Ma ci siamo mai chiesti se ne vale la pena di utilizzare questo tempo che ad oggi è considerato un “lusso” in posti, in luoghi , in compagnia di persone che non appartengono alla nostra evoluzione oppure che creano solo dei sensi di colpa per far leva sulle nostre emozioni e dove a parte il “piatto” e il buon cibo non abbiamo nulla da condividere?

Modi alternativi per celebrare il Natale

C’è chi a Natale preferisce viaggiare autonomamente per allargare i propri orizzonti e ripulirsi dal caos che la società crea nella mente , o semplicemente fare delle vacanze per rilassarsi dallo stress quotidiano, c’è chi preferisce invece fare del volontariato per essere utile e compassionevole verso un estraneo , c’è chi preferisce stare in compagnia solo dei propri animali domestici per avere quel senso di gratitudine o di amore incondizionato che solo un animale è capace di trasmettere, o chi preferisce lavorare per non sentire il peso della solitudine se magari ha avuto un lutto e non soffrire di nostalgia per la perdita di qualcuno. C’è chi è consapevolmente ateo e non sente il senso della religione durante questa festa e non va’ a messa.

Insomma quello che non dovremmo mai perdere di vista è il senso e il valore della propria libertà di scelta che ognuno di noi ha, rimanere coerenti con il proprio modo di essere senza confondersi in qualcuno che non si è , spiegarlo al prossimo e cercare di convivere nel rispetto comune dell’espressione massima del proprio carattere, della propria personalità e come diceva il grande Bob Marley “emancipatevi dalla schiavitù mentale” solo così si può costruire un mondo migliore essendo consapevoli di ciò che si è, rispettando il prossimo senza pretendere che tutti siano uguali a noi, dalle “differenze” si possono creare grandi cose.