Come diceva Platone, filosofo e scrittore greco”Non conosco una via infallibile per il successo, ma soltanto una per l’insuccesso sicuro: voler accontentare tutti”.
L’individualismo nella società occidentale
Secondo il modello della società occidentale,soprattutto nell’ambito professionale, il segreto del successo è legato all’apparenza, ovvero dimostrare di valere a discapito della collettività , apparire sicuri di sé e dimostare di essere aperti ai rapporti umani. Questo porta alla corsa verso un individualismo che ci allontana sempre di più dalla nostra vera essenza e soprattutto dal rispetto verso le capacità del prossimo perché grazie al cielo siamo tutti diversi e proprio da ogni diversità, che sia di razza, che sia caratteriale, che sia fisica, dovremmo trarne ricchezza e giovamento in quanto avremmo sempre una prospettiva diversa su cui discutere, costruire insieme e analizzare più problematiche diverse per raggiungere un obiettivo.
La tendenza comune è quella di assecondare tutti, nell’ambito professionale i propri leader, nell’ambito personale la famiglia, il partner e così via creando un’immagine sbagliata di sè a volte dovuta a problemi di timidezza,di paura o addirittura di fobia sociale ovvero di essere giudicato in modo negativo qualora si esprimesse un opinione diversa.
Introverso o estroverso? chi ha più successo?
In ambito sociale la persona estroversa, festaiola viene vista come una persona positiva mentre in realtà alcune tipologie di questa personalità sfociano nel patologico come ad esempio il narcisista overt di cui rimando all’approfondimento nel mio articolo cliccandoci su.
La timidezza o la riservatezza, invece, sia in ambito sociale che professionale, vengono spesso viste sotto un’ottica negativa, quasi come se fossero sinonimi di completo insuccesso. La persona timida e riservata invece ha delle risorse inedite rispetto alla persona estroversa, in quanto ha un’ottimo spirito di osservazione ed è attenta all’ascolto quindi in grado di incamerare più informazioni e soprattutto dotata di grandi capacità empatiche che l’estroverso magari perde concentrandosi troppo sul suo apparire.
Diciamo che è molto più fisiologica un’introduzione nel sociale a piccoli passi, se si è in un ambiente nuovo bisogna prima “acclimatarsi”, per poi cercare di interagire col mondo esterno.
Facciamo un esempio, se ci troviamo a scalare una montagna a 4000 metri, il nostro corpo potrebbe subìre un trauma fisico non indifferente con sintomi di “mal di montagna” per cui il corpo richiede un acclimatamento di almeno 2 giorni per abituarlo alla riduzione dell’ossigeno, così anche la persona timida ha bisogno di “acclimatarsi” in ambito sociale.
Armonia e collettività nella cultura orientale
Il modello di società orientale si basa invece sulla collettività anziché sull’individuo e tiene vivo l’ideale di collaborazione, coesione, armonia (soprattutto nel continente asiatico) e responsabiltà nei confronti del gruppo, di conseguenza non c’è un giudizio critico sulla persona introversa più che su quella estroversa.
Per cui bisognerebbe smettere di avere dei preconcetti anche se difficile in quanto radicati nelle culture di massa, per poter avere successo (in qualsiasi ambito) secondo le proprie risorse, a volte non è una questione di disagi , ma magari solo appartenere ad una cultura non tua dove prevale il singolo e non il collettivo.
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