Che importanza ha la religione nel contesto sociale?
Non sempre le religioni contribuiscono a migliorare la vita nel contesto sociale, molte volte sono utilizzate come strumento che divide il popolo anziché unirlo . Ogni religione sicuramente contiene una parte di verità, ma se messa a confronto con altre religioni ci si può accorgere che non è l’unico punto vista, l’unica verità possibile.
Come la religione influenza la società
L’appartenenza ad una determinata fede religiosa può a volte essere pericolosa perché si è parte di campi mentali collettivi condivisi , seguendo, se interpretati in maniera corretta, delle regole intransigenti che magari non riflettono il nostro essere da “peccatori” e ci portano ad una finta perfezione divina, ma che di divino ha ben poco. Forme di peccato sono quelle in cui ignoriamo alcune caste sociali alimentando un senso di superiorità nei confronti di un’altra etnia, quando vogliamo emergere a tutti i costi in un contesto a discapito degli altri, che ha portato sempre più ad un narcisismo patologico dilagante a cui rimando l’approfondimento nel mio articolo .
Gandhi sulla rabbia
La storia ci ha insegnato che politici come Ghandi, detto anche Mahatma ovvero “Grande Anima” hanno perseguito i propri scopi attraverso l’amore e la verità. Promotore della libertà e dell’indipendenza dell’India, fondatore della “nonviolenza”, Gandhi citava” Sii il cambiamento che desideri vedere nel mondo”. A livello di crescita personale vedeva l’emozione della rabbia come un elemento positivo per poter reagire all’ingiustizia. Questo ci insegna che si può reagire alle ingiustizie utilizzando la rabbia ma non facendola sfociare in aggressività o prepotenza, questi attributi sicuramente non sono segno di forza ma di debolezza. Le parole, se guidate dalla rabbia, sono come proiettili che possono ferire interiormente qualcuno. La nostra esistenza su questa vita terrena ha un senso se iniziamo a scegliere con consapevolezza profonda . Compiacere gli altri senza consapevolezza, solo per non rischiare di essere contraddetti, non porta a nulla di buono. Se mentiamo a noi stessi questo impedirà di mostrare il nostro vero volto. La menzogna ci rende deboli e schiavi di un sistema finto.
Leader definizione
In ambito professionale viene spesso usata la parola leader, colui che guida e gestisce un gruppo ma si tralascia il più delle volte a “come” questa figura riesce a far emergere le persone che gestisce. Un vero leader apprezza i talenti e le capacità altrui e attraverso la motivazione, la passione dovrebbe riuscire a far emergere il talento dell’altro consolandolo in maniera pro attiva anche in caso di sconfitta.
Donne e leadership
Meherzia Labidi
Per fortuna ci sono anche figure leader femminili in età contemporanea che hanno lottato per i diritti dell’umanità e soprattutto delle donne. Proprio oggi, nasceva nel 1963 ad Hammamet, la politica e traduttrice tunisina Meherzia Labidi, attivista di Religions for Peace e presidentessa del Global Women of Faith Network se non ché membro dell’Assemblea costituente tunisina del Movimento Ennahda. Un grande merito che si evince anche da ciò che è riportato su Wikipedia, è che sia stata identificata dall’ Huffington Post come “una delle otto donne che hanno reso il mondo un posto migliore”, credo che non ci sia un apprezzamento più gratificante e oggettivo di questo. Figure maschili o femminili che siano, di una rilevanza politica importante hanno fatto valere i propri valori per il bene del prossimo , non pensando al proprio ego ma ai fini di un’uguaglianza sociale dove tutti possono convivere avendo il diritto di “vivere” dignitosamente. Meherzia Labidi morirà nel gennaio 2021 prematuramente, il modo migliore per onorarla è parlarne ancora oggi riconoscendo il lavoro svolto nel corso dei suoi anni in vita, la sua forte personalità e le sue qualità di “donna”.
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